Una spiritosa intelligenza artificiale per arginare i truffatori online

Un chatbot in grado di rispondere alle mail degli impostori in modo spiritoso e intelligente potrebbe aiutarci a contrastare lo spam.

Inviare ai truffatori online mail fasulle che hanno come scopo quello di far perdere loro una valanga di tempo ripagandoli con la stessa moneta.

Ecco l’idea geniale di Re:scam, azienda neozelandese creatrice di un chatbot – in pratica un software in grado di simulare una conversazione – in grado di rispondere alle email degli imbroglioni  che promettono affari assurdi o soldi e impegnarli, teoricamente all’infinito, in conversazioni senza logica. Normalmente dopo alcune mail l’imbroglione si stanca e abbandona la vittima.

GRATUITO E INTELLIGENTE. Il programma utilizzando un sistema di intelligenza artificiale è capace di simulare svariate identità in modo da non essere riconosciuto. È in grado di scrivere con un linguaggio fluido ben costruito, aggiungendo anche errori grammaticali, ed è provvisto di una spiccata ironia.

COME FUNZIONA? Il meccanismo di questo chatbot è alquanto semplice: chi pensa di aver ricevuto una e-mail con un tentativo di raggiro può inoltrarla alla casella mail: me@rescam.org

Dal momento in cui invierete la mail il software contatterà direttamente il truffatore attraverso un proxy, in modo che le mail sembreranno inviate dall’indirizzo dalla preda e invierà alla vittima un riepilogo di tutte le conversazioni intrattenute.

Il servizio per il momento è gratuito e, in base a quanto ha dichiarato l’azienda, è capace di sostenere un numero illimitato di conversazioni con i truffatori.

Re:scam non è una novità, già da alcuni anni in Inghilterra è popolare Lenny, un tipo di chatbot time-waster creato per le pubblicità telefoniche con la mente di un software designer canadese e la voce di un attore australiano. Lenny non utilizza un’intelligenza artificiale o alcuna componente di riconoscimento vocale, ma esclusivamente 16 frammenti di dialoghi già registrati (per un massimo di cinque minuti), tutti molto ambigui e il più vaghi possibile. Il chatbot non fa altro che attendere un vuoto nella conversazione e successivamente azionare una delle sue righe di dialogo.